Protesi oculari dopo l’intervento senza inclusione d’impianto

Da oltre 40 anni, il laboratorio vi aiuta a ritrovare la serenità dedicandosi alla produzione di protesi per gli occhi, come quelle oculari costruite in resina o in cristallo. 

Solitamente, vengono prescritte dopo un intervento d’asportazione dell’occhio nella sua totalità, oppure dopo l’eviscerazione semplice (conservazione di tutte le parti della sclera) senza che questa prestazione chirurgica implichi la messa in opera di un impianto nella cavità orbitaria. 

Protesi oculari dopo inclusione di impianto intra-orbitale

Al contrario, dopo l’esecuzione dell’intervento di enucleazione e inclusione di un impianto oculare in metacrilato di metile, oppure in idrossiapatite, il Centro Bernardi produce particolari protesi in resina inserite nelle seguenti aree:

• Nel cono muscolare oculare, dopo enucleazione tradizionale e sutura dei muscoli all’impianto;
• Nel guscio sclerale, dopo eviscerazione e conservazione della sclera;
• In un guscio sclerale conservato dopo enucleazione seguita da sutura dei muscoli alla sclera.

Protesi oculare non ottica con iride incorporata

Il centro è specializzato anche nella produzione di protesi di contatto non ottiche, prescritte nei seguenti casi:

• Moncone oculare dove il rilievo si avvicina a quello dell’occhio normale;
• Bulbo oculare con conservazione della cornea (eviscerazione senza amputazione del segmento anteriore);
• Bulbo oculare intatto, perdita totale della visione e dell’estetica del segmento anteriore dell’occhio.

Protesi oculare da calco/rilievo dell’orbita

Nel caso in cui la cavità orbitaria presenti cicatrici residue, bulbo in tisi voluminoso e irregolare e sacche congiuntivali atrofizzate, la tecnica del calco dell’orbita permette di rilevare l’impronta ottenendo una perfetta coincidenza tra la faccia posteriore della protesi e la superficie anoftalmica.

Protesi oculare ottica con iride incorporata 

Le protesi oculari ottiche con iride incorporata sono destinate a bulbi oculari funzionanti che presentano traumi nella parte anteriore, ma conservano un’acuità visiva residua. 

La zona pupillare della protesi è lavorata otticamente come una lente a contatto e permette di compensare tutte le ametropie come afachia, forte miopia, ipermetropia, astigmatismo elevato e, in particolare, il caso dell’astigmatismo corneale irregolare traumatico con iridectomia o aniridia e i casi di albinismo. 

Inoltre, la protesi sclerale compensa esteticamente un’occhio strabico "convergente o divergente”.